Sulla base del prospetto del piano di conversione, su cui anche la Consob sara' chiamata ad esprimersi, gli obbligazionisti effettueranno le loro scelte.
Prima ancora di stabilire se votare a favore o contro il piano approvato ieri, i bondholder saranno chiamati a decidere se partecipare personalmente o per delega alle assemblee dei diversi bond. Se decideranno di non partecipare fisicamente, i possessori firmeranno una apposita delega contenente l'indicazione a votare a favore o contro. Questo documento verra' consegnato alle banche le quali, a loro volta, gireranno la delega ottenuta al sistema di clearing europeo (Euroclear o Clearstream).
Tutte le deleghe finiranno, quindi, nelle mani di un'unica banca agente, la banca francese Bnp Paribas, che provvedera' a portarle in sede di assemblea. Qui, infine, il Trustee (Law Debenture Trust) scrutinera' i voti e dichiarera' se la proposta di conversione e' stata accettata o rigettata.
Come noto, il piano prevede per i detentori di bond la rinuncia a parte del valore dei titoli obbligazionari e il conferimento di una componente in equity a seconda della societa' che ha emesso il bond. La svalutazione oscilla tra il 22 e l'86 per cento, con perdite piu' contenute per gli obbligazionisti della Cirio Del Monte (solo 83,8 milioni su un totale di 375 milioni) e piu' ampie per che possiede titoli delle societa' piu' in alto nella catena di controllo.
Per i bond della Cirio Finanziaria la svalutazione e' del 79% (374 milioni su 475), mentre per la Cirio Holding si passa all'86,5% (238 milioni su 275).