Reti, rallentano ad aprile le sottoscrizioni degli Oicr
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27 maggio 2003 0:00
Diminuisce ad aprile l'intermediazione lorda del risparmio gestito realizzata dalle reti di promotori finanziari. Secondo i dati di Assoreti, i volumi di attivita' delle reti sono stati lievemente inferiori rispetto al mese precedente. L'intermediazione complessiva e' stata pari a 11.591,2 milioni di euro. Quella del risparmio gestito si e' assestata sui 3.982,1 milioni di euro, pari al 34,4% del totale, contro i 4.593,6 milioni di euro del mese di marzo.
Tale calo e' riconducibile alle minori sottoscrizioni dirette degli Oicr (sigla che sta a significare fondi comuni e sicav), mentre sono aumentate quelle derivanti dalle gestioni patrimoniali.
La raccolta netta e' risultata negativa per 961,6 milioni di euro, pari al 24,8% della raccolta netta totale del sistema degli Oicr istituiti da operatori italiani. I flussi hanno interessato soprattutto i fondi obbligazionari e di fondi di liquidita' che hanno registrato un saldo positivo rispettivamente pari a 436,2 e 275,4 milioni di euro. Negativi invece i saldi per i fondi azionari (-122,8 milioni di euro) e i fondi bilanciati (-25,7 milioni di euro).
Questi dati confermano puntualmente che il sistema porta i clienti a fare immancabilmente investimenti sbagliati: il fatto che aumentino le gestioni patrimoniali in quote di fondi significa che i clienti pagano semplicemente piu' commissioni (commissioni per i fondi e commissioni per la gestione). In piu', come abbiamo piu' volte ricordato, i fondi obbligazionari (gli unici che "reggono") sono prodotti di risparmio gestito che non hanno alcun senso perche' i costi sono proporzionalmente eccessivi rispetto ai rendimenti attesi.
Speriamo che il calo generale del sistema sia sintomo di una irreversibile perdita di fiducia nell'intermediazione finanziaria per come e' fatta in Italia, e che questo comporti dei cambiamenti radicali.