
Una tassa sulle transazioni finanziarie che potrebbe far incassare all'UE circa 200 miliardi di euro l'anno e scoraggiare la speculazione. E' la risoluzione approvata oggi dal Parlamento Europeo che ha dato il via libera anche ad un altro provvedimento che prevede un pacchetto di misure per ridurre l'evasione e la frode fiscale, che attualmente 'costano all'Europa' circa 250 miliardi l'anno.
In particolare, la prima risoluzione prevede l'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie su scala globale. Qualora pero' questo dovesse risultare troppo complicato, la nuova misura puo' essere aplicata solo a livello comunitario.
Inoltre, il Parlamento Europeo ha lanciato un monito nei confronti delle multinazionali, che dovrebbero 'evitare di trasferire i propri profitti nei Paesi con un regime fiscale piu' favorevole' e pagare le tasse nei Paesi dove generano i profitti. Per questo, la risoluzione prevede che venga ritirata la licenza di operare alle banche in connessione con i paradisi fiscali.
A proporre le risoluzioni e' stata la parlamentare socialista greca
Anni Podimata.