Erano i tempi post-crack Parmalat e di conseguenza post-crack Cirio e post-crack Argentina.
Mezza Italia e più era stordita dai crack grandi e piccoli (Giacomelli, Fantuzzi Reggiane, Italtractor, e tanti altri) che ancora si susseguivano.
Ma in banca erano pronti a cambiare tutto.
Nell'autunno del 2005, Matteo Arpe annunciava la "
rivoluzione copernicana"
della sua Capitalia, nata tre anni prima dall'unione di Banca di Roma e Bipop Carire. Lo faceva mediante una campagna pubblicitaria i cui personaggi e l'intera ambientazione erano assimilati dai film "Mad Max" e "Il Gladiatore".
"La chiave di lettura della campagna è evidente: girare pagina rispetto al recente passato, superare le ombre che vagano sul sistema bancario dopo gli scandali Cirio e Parmalat, scommettere sulla centralità di Capitalia come banca di servizio, oltre che come grande banca commerciale. La scena del filmato si apre su due eserciti di barbari schierati pronti a dar vita a una violenta battaglia campale, l’uno contro l’altro armati. In cielo domina l’eclisse di sole, un istante prima che accada l’inevitabile, i guerrieri si fermano e smettono di guardarsi con odio. Improvvisamente, il campo di battaglia viene invaso dalla musica. Il sole squarcia il buio e illumina i guerrieri che, al canto di ‘Let the sunshine in’ del musical ‘Hair’, evitano per un soffio lo scontro frontale. La luce illumina il logo Capitalia e la scritta che l’accompagna: "
Tutto può cambiare. Basta immaginarlo. Capitalia cambia tutto"
. (Prima Comunicazione, ottobre 2005).
Fu anche allestito un apposito sito internet: cambiatutto.it.
Dopo un cospicuo numero di anni, possiamo tirare le somme:
- I crack sono andati avanti uguale e pure peggio:
ora a fare crack sono direttamente le banche;
- Le banche non sono cambiate per niente salvo per le modernissime sigle
Mifid, Idd, Kid, ecc.;
- Ma continuano "
a girare pagina rispetto al recente passato e superare le ombre che vagano sul sistema bancario" (nei comunicati);
- Capitalia è invece cambiata al punto tale che
non esiste più;
- Il sito cambiatutto.it appartiene oggi ad
uno sconosciuto cantante punk rock torinese.
Ma ora cambia tutto: si gira pagina rispetto al passato. Basta immaginarlo.