testata ADUC
Btp Italia 26 Maggio 2025: aggiornamento e valutazioni finali
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Claudio Voltolini
18 maggio 2020 9:00
 
Ne abbiamo già parlato qui in due precedenti occasioni:  “Btp Italia o Bond guerra Covid”; Btp Italia emissione 18-21 Maggio - aggiornamenti
Venerdì il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha comunicato il dato mancante, il tasso di rendimento minimo reale sarà pari all1,40%.

Siamo ora in grado di riassumere tutte le principali caratteristiche:
  • il collocamento avverrà su 5 giorni, dal 18 al 21 maggio, i primi tre giorni saranno riservati ai risparmiatori;
  • il premio fedeltà, l’extra rendimento riservato ai risparmiatori che acquisteranno il titolo in emissione e lo manterranno fino a scadenza, sarà pari allo 0.80% (il doppio di quanto previsto da tutte le emissioni precedenti);
  • il tasso minimo reale garantito è pari all’1,40%
  • il tasso effettivo dell’emissione, che comunque non potrà essere inferiore al dato precedente, verrà comunicato il 21 Maggio, prima del collocamento per investitori istituzionali.
  • la durata dell'obbligazione è pari a 5 anni
  • tutte le altre caratteristiche sono identiche agli altri BTP Italia
 
I possessori di questo titolo di debito dello stato Italiano, avranno pertanto diritto ad incassare almeno l’1,40% lordo, in due cedole semestrali, al quale andrà ad aggiungersi il valore semestrale dell’inflazione Italia calcolata dall’indice FOI (Indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi.
Il valore dell’indice, come potete vedere dal link, è stato negativo anno su anno dello 0,1%, nel caso che anche in futuro si verifichino periodi con inflazione negativa, questo non influenzerà il valore della cedola, che rimarrà quella minima prevista.
Vi è una sola eccezione a quanto sopra descritto, infatti nel caso di negoziazione sul mercato del Btp Italia, oltre all’eventuale ribasso del prezzo dovuto alle normali dinamiche del mercato obbligazionario, potrebbe verificarsi un piccolo, ulteriore, ribasso dovuto all’inflazione negativa.

Esistono numerose alternative all’acquisto di questo Btp pur limitando la ricerca ai soli titoli emessi dalla Stato Italiano.
Esistono titoli identici con scadenze 2024 o 2026 che quotano intorno a 95-96 ed esistono titoli agganciati all’inflazione €uro.
Questi ultimi hanno un diverso sistema di indicizzazione in quanto la componente inflattiva non viene liquidata semestralmente ma capitalizzata sul valore del titolo.
Nel valutare se acquistare o meno il titolo, sono necessarie alcune considerazioni specifiche sullo strumento ed altre più generali riguardanti l’intero portafoglio dell'investitore.
Tra le prime, possiamo dire che questa emissione paga certamente rendimenti migliori di quelli abituali negli ultimi anni pur in presenza di una durata accettabile da parte di molti risparmiatori, ma questo avviene a causa dell’elevato livello di deficit che il bilancio statale registrerà nell’anno.
Inoltre, questa è la prima di una serie di emissioni, finalizzate a coprire il disavanzo, è pertanto possibile che nel futuro possano esserci nuove e forse migliori opportunità.
Le considerazioni che sono invece di carattere generale, impongono di mantenere sotto controllo l’esposizione di ogni portafoglio nei confronti del debito Italia. Per fare questo oltre a sommare tutti i titoli di debito italiani, compresi quelli corporate, per esempio Cassa Depositi e Prestiti, Enel, Eni, Autostrade, è necessario considerare l’intero portafoglio investito in Gestioni Separate assicurative, queste ultime infatti, possono detenere percentuali molto elevate di titoli del nostro paese.
Difficile, pertanto, individuare un peso massimo da destinare alla sottoscrizione del titolo, tuttavia in maniera del tutto prudenziale, considerate tutte le avvertenze sopra indicate e avendo cura di mantenere il corretto equilibrio tra spese a breve e disponibilità aventi scadenza compatibile, mi sento di consigliare acquisti modesti, nell’ordine del 3-4% del portafoglio.
Coloro che invece non credono di mantenere il titolo per tutti i 5 anni, che pertanto non avrebbero nemmeno il premio fedeltà finale, possono acquistare sul mercato secondario titoli similari a prezzi sotto la pari, godendo del vantaggio di poter compensare eventuali minus nei portafogli.
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS