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Banca Popolare di Bari: il Consiglio di Stato rinvia ancora, ma bond a prezzi da default
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Banche in crisi di Giuseppe D'Orta
27 ottobre 2018 10:32
 
 Il Consiglio di Stato ha deciso ieri 26 ottobre di rinviare alla Corte Europea cinque diversi quesiti, chiedendo di pronunciarsi sulla legittimità:

- dell'imposizione di una soglia di attivo al di sopra della quale la banca popolare è obbligata a trasformarsi in Società per Azioni, in rapporto alla normativa europea in tema di aiuti di Stato;

- della possibilità di differire o limitare, anche per un tempo indeterminato, il rimborso delle azioni del socio recedente, in relazione alla disciplina in tema di concorrenza nel mercato interno e di libera circolazione di capitali;

- della disciplina sulle limitazioni al rimborso della quota del socio in caso di recesso, per evitare la possibile liquidazione della banca trasformata, in relazione alla regolamentazione degli aiuti di Stato;

- della facoltà di rinviare il rimborso per un periodo illimitato e di limitarne in tutto o in parte l'importo;

- dell'articolo 10 del Regolamento delegato Ue 241 del 2014 della commissione Ue, in relazione alla violazione del diritto di godere della proprietà dei beni di cui all'articolo 16 e dell'articolo 17 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea".

Cosa succederà ora? La Banca Popolare di Bari potrà per l'ennesima volta rinviare la trasformazione in Società per Azioni. L'assemblea di metà dicembre, pertanto, non si terrà. Ciò non vuol dire che la situazione resti in sospeso, anzi. Il tempo sta trascorrendo inesorabile, come ribadiamo con frequenza sempre maggiore. Abbiamo appena fatto notare come una "mano amica" abbia bloccato il prezzo delle azioni all'Hi-Mtf ad oltranza, per la precisione fino al momento del crack.

Non finisce qui, affatto.

La seduta di ieri 26 ottobre all'Hi-Mtf ha visto il prezzo delle obbligazioni subordinate Banca Popolare di Bari 6,5% scadenza 30 dicembre 2021 scivolare fino a quota 60, con un minimo a 59, e con proposte di acquisto oramai inesistenti o quasi, tanto che a tratti il book è deserto. I volumi sono bassi come sempre, ma c'è da dire che i volumi bassi hanno consentito al prezzo di non crollare immediatamente quattro mesi fa, facendolo resistere fino a metà ottobre e consentendo ai più informati di uscire senza molti danni a 88-89-90.

Al prezzo di 60, il rendimento netto annuo dell'obbligazione è pari al 23,57%. Una valutazione da default.

Non possiamo che ribadire il nostro ""avviso ai navigati" dello scorso 10 ottobre: a Bari c'è una banca che affonda. Prima di assistere nuovamente a migliaia di obbligazionisti (per gli azionisti oramai non c'è niente da fare) che prendono d'assalto le Agenzie, richiedono risarcimenti da parte dello Stato, manifestano davanti alla Regione ed alla Camera, intentano migliaia di cause, ecc. cosa ne direste, per una volta, di intervenire prima?

Per tutti gli azionisti ed obbligazionisti della Banca Popolare di Bari, Aduc mette a disposizione il proprio servizio di assistenza specifica.
 
 
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