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Parmalat: due mesi dal disastro
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Editoriale 
11 febbraio 2004 0:00
 
Sono passati quasi due mesi dalle prime avvisaglie del caso Parmalat (il 13 dicembre 2003 c'e' stato l'ultimo rimborso dell'obbligazione al quale ha fatto seguito il baratro) e purtroppo la situazione non lascia intravedere nessun segno positivo.
Non ci fa affatto piacere dirlo, ma siamo stati facili profeti quando abbiamo intitolato un editoriale del 13 Gennaio "Parmalat: la via del risarcimento non sara' ne' breve ne' semplice"

All'epoca avevamo messo in guardia contro iniziative atte solo a perdere tempo o -peggio- a sprecare altro denaro. La maggiorparte di chi ci ha letto ha seguito i nostri consigli, ma molti risparmiatori piu' sfortunati che non conoscono il nostro servizio si sono precipitati ad inviare migliaia di esposti alla procura della repubblica di Milano (esposti che hanno sortito il solo effetto di intasare inutilmente gli uffici della procura) o a spendere qualche centinaia di euro a questa o quella associazione ed avvocati, magari solo per fare una insinuazione al passivo o a partecipare ad un fantomatico "tesoro di Tanzi" tanto sbandierato in televisione e sui giornali.

Nel frattempo, il debito del gruppo sembra salire ogni volta che Bondi guarda i bilanci, ed il tanto atteso piano di ristrutturazione del commissario tarda ad arrivare. La situazione, purtroppo, sembra essere peggiore di quella che a prima vista si intravedeva.

Noi abbiamo proposto di tentare la strada della class action dagli Stati Uniti. Questa strada e' l'unica iniziativa oggi disponibile per tutti gli investitori nei titoli Parmalat che non comporta nessuna spesa e che, se il giudice americano accettera' la definizione di class proposta, si potra' avvalere del piu' efficiente sistema legale oggi disponibile per questo genere di controversie. Fino ad oggi hanno partecipato diverse centinaia di risparmiatori. Ricordiamo che il 15 Febbraio scade il termine per l'invio dei moduli. Per maggiori informazioni rimandiamo all'articolo pubblicato a questo indirizzo: clicca qui

Molti ci chiedono informazioni sull'iscrizione al passivo. La cosa da sapere, in questo momento, e' che c'e' ancora molto tempo prima di fare questo passo ed e' consigliabile aspettare un po' l'evoluzione degli eventi. In queste settimana nuove societa' del gruppo sono state dichiarate insolventi, e' stato nominato un rappresentante per una tipologia di obbligazioni e qualche novita' potrebbe emergere nelle prossime settimane.
Chi fosse impaziente di fare l'insinuazione al passivo puo' avvalersi delle informazioni pubblicate sul sito del tribunale di Parma all'indirizzo clicca qui. La cosa da non fare e' quella di spendere centinaia di euro per farsi fare l'insinuazione al passivo da qualche avvocato. Sono soldi sprecati. Noi consigliamo di attendere almeno fino a meta marzo, potrebbero esserci novita' che rendono inutile fare questa operazione Pubblicheremo per allora un articolo con tutte le informazioni del caso.
 
 
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