Buongiorno, possiedo un buono postale cointestato con mio nonno ormai
deceduto ma recante la clausola CPFR di pari facoltà di rimborso.
Purtroppo poste italiane chiede, all'atto della riscossione, di aprire
una pratica di successione venendo meno sia alla pari facoltà di
rimborso che alla rimborsabilità a vista presso qualunque ufficio
postale. Secondo me si tratta di richieste illegittime, come posso
difendermi? Grazie.
Alberto, dalla provincia di RM
Risposta: si tratta di una storia ormai vecchia. Le possiamo dire che l'Arbitro Bancario Finanziario ha stabilito che la pretesa di Poste - nel senso di impedire il pagamento all'intestatario superstite e aprire una pratica di successione - è illegittima.