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Buono postale obiettivo 65 vs ETF
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Lettera 
26 gennaio 2021 0:00
 
Buongiorno,
ho già visto un vostro commento (sostanzialmente positivo) sul prodotto in oggetto. Pongo anch'io un quesito un po' più specifico (spero) di natura tecnica (fatto anche alle Poste, senza risposta) e di confronto con altri prodotti.
In breve: non ho chiaro se questo prodotto è indicato più a chi, non avendo liquidità, decide di versare una "rata" mensile fino ai 65 anni per poi vedersi rimborsato quanto versato in rate mensile dal 65esimo all'80esimo anno.
Di contro, per chi avesse liquidità a disposizione (es.: 30.000 euro) mi chiedo (e vi chiedo) quali vantaggi abbia tale prodotto confrontato con un ETF Inflation-Linked quale ad esempio LU0290357929. E' vero, quest'ultimo oscilla e non dà garanzie, ma credo abbia un rendimento (seppur minimo, tra gli ETF) comunque maggiore, mi pare. In altre parole, il valore finale dell'investimento mi parrebbe spingere più verso il prodotto ETF che version il buono fruttifero.
Ma potrei ovviamente sbagliarmi, e per tale motivo chiedo un vostro parere. Grazie mille.
Cordiali saluti.
Davide, dalla provincia di BS

Risposta:
proviamo a rispondere ad alcune sue domande pur sottolineando che le tematiche da lei poste meriterebbero un approfondimento molto più ampio.
E' possibile sottoscrivere questo prodotto sia con piccoli importi, infatti il minimo sottoscrivibile è di soli 50€ sia con versamenti unici.
Nel primo caso è però doveroso sottolineare che Cassa Depositi e Prestiti emittente del prodotto collocato in esclusiva da Poste Italiane non si prende nessun impegno di mantenere in essere le condizioni per lunghi periodi, pertanto l'acquisto con piccole quote potrebbe essere bloccato nel tempo per decisione dell'emittente.
Potrebbero anche cambiare le condizioni, in questo caso, il cliente dovrà rivalutare l'investimento alla luce della nuova situazione.
Da quanto sopra emerge che chi ritiene conveniente sottoscrivere il prodotto dovrà valutare se farlo in unica soluzione o frazionare in parte l'acquisto con il rischio ma anche l'opportunità che le condizioni peggiorino o migliorino.
Difficile invece confrontate questo prodotto con l'etf citato o con altri similari disponibili.
L'unica similitudine è nella clausola che prevede al raggiungimento dei 65 anni di età del sottoscrittore del buono postale l'adeguamento all'indice dei prezzi Foi, nel caso questi abbiano avuto una rivalutazione maggiore rispetto al rendimento previsto dai tassi minimi fissi.
L'etf ha una diversificazione molto ampia, mentre il buono, sostanzialmente è legato alla tenuta del sistema Italia.
Nell'etf i titoli verranno via via sostituiti quando arriveranno a scadenza con titoli che potenzialmente potrebbero essere migliori o peggiori (difficile) di quelli attuali.
Infine con l'Etf si avrà la protezione dall'inflazione per tutto il periodo che verrà mantenuto, mentre nel buono postale, questa eventualità si ferma al raggiungimento dei 65 anni.
Nella speranza di essere stati d'aiuto, le ricordiamo che le scelte di investimento, sono legate solo in minima parte alle caratteristiche degli strumenti, che, come giustamente lei si preoccupa di fare, devono essere ben conosciute, ed in misura preponderante agli obiettivi di vita e finanziari che ogni risparmiatore deve porsi nel momento che decide di procrastinarne nel tempo l'utilizzo.
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Ha risposto Claudio Voltolini: https://trasparenzainvestimenti.it/dt_team/claudio-voltolini/
 
 
 
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