Cara Aduc e gentile dott. Pedone,
chiedo cortesemente una vostra opinione in merito agli etf da poco
quotati su borsa italiana da Vanguard.
Considerando i preziosissimi articoli da voi pubblicati in tanti
anni in favore degli investitori inesperti vorrei condividere con
voi le seguenti considerazioni su questi strumenti finanziari:
1) i principi cardine del decalogo per investitori finanziari
inesperti sarebbero tutti rispettati;
2) i criteri di semplicità e di massima diversificazione possibile
verrebbero rispettati (articolo Investimenti finanziari. Perché la
semplicità batte la complessità);
3) la tecnica del ribilanciamento verrebbe applicata con costi
fiscali e di intermediazione minimi a carico del fondo (articolo
Ribilanciare o non ribilanciare... questo e' il problema);
4) verrebbe applicata la filosofia di investimento che i mercati
finanziari sono imprevedibili e che più del 90% del rendimento di un
portafoglio è legato essenzialmente all'asset allocation
originariamente prescelta (articolo Scegliere la propria filosofia
d'investimento);
5) eviteremmo di giocare al cosiddetto "gioco dei perdenti"
applicando di fatto quanto descritto nell'articolo Un semplice
concetto finanziario che potrebbe farti ricco;
6) elimineremmo non solo il rischio gestore ma anche il rischio
legato a noi stessi ed alle nostre emozioni strettamente collegate
all'oscillazione dei mercati;
7) potremmo addirittura ancorare ai quattro diversi strumenti
finanziari quotati i nostri obiettivi di investimento a seconda
della loro scadenza temporale (articolo Portafogli finanziari.
Alcuni principi pratici per costruirne alcuni ‘semplici’) applicando
così una strategia di investimento.
So bene che ormai da anni le obbligazioni sono la parte più
problematica dei portafogli finanziari e che i rendimenti nominali
(ed ancor più reali) negativi sono l'unica soluzione per far
ripagare ad ognuno di noi l'enorme debito mondiale accumulato
(ammesso che l'inflazione faccia prima o poi la sua comparsa...).
So bene che per questi motivi tutte le obbligazioni andrebbero
integralmente evitate e con esse tutti gli strumenti finanziari che
le contengono ma, applicando il concetto che i mercati finanziari
sono imprevedibili, non sarebbe preferibile continuare a non fare
alcuna previsione agganciandosi semplicemente ai rendimenti
(qualunque essi siano) che i mercati finanziari vorranno fornirci
confidando che il tempo ed il ribilanciamento automatico risolvano
questo problema?
Potremmo correre il "rischio" con un unico strumento di avere un
portafoglio comunque migliore della stragrande maggioranza degli
investitori?
Potremmo comunque ritenerci "investitori adulti" come da definizione
del prof. Bernstein?
Un caro saluto.
Pietro, dalla provincia di NA
Risposta: non potrei aggiungere niente di meglio alla sue considerazioni.
Fa veramente piacere leggere "domande" come queste perché dimostrano che dopo anni (i primi in grande solitudine) che pubblichiamo certi concetti possiamo dire che almeno un po' di persone li hanno assimilati.
Gli ETF Vanguard sono sicuramente ottimi strumenti per "investitori adulti" che desiderano dedicare pochissimo tempo alla finanza ed evitare inutili costi e rischi.
Le considerazioni che fa sulle obbligazioni colgono un tema molto complicato per il quale non c'è una risposta che possa essere in qualche modo considerata oggettiva.
Sicuramente stando sul "portafoglio di mercato" non si avranno grandi rimpianti, ma ovviamente non si avranno neppure grandi soddisfazioni, salvo - molto probabilmente - quella di aver fatto comunque meglio della maggioranza delle altre persone.
Alla fin fine è sempre una questione psicologica e di scelte personali.
Sul piano tecnico, quello che possiamo dire è che è gli ETF LifeStrategy di Vanguard sono un ottimo strumento, quanto sia adatto al singolo investitore (adulto o da far crescere...) è una questione che si può valutare solo caso per caso.
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Ha risposto Alessandro Pedone: https://investire.aduc.it/info/pedone.php