Buongiorno, vorrei approfittarne ancora un poco della sua attenzione per la quale la ringrazio. Per quanto riguarda la possibilita' di dimostrare la propensione al rischio del cliente vorrei sapere se nel mio caso, ma la cosa credo sia molto comune al altri nella mia posizione, puo' venire utile il fatto che tali obbligazioni mi sono state vendute qualche mese addietro con un tasso di rendimento netto (su base annua) del 3.6%. In altre parole l'acquisto da parte mia di obbligazioni con un rendimento appena superiore a quello dei titolo di stato del tempo non si puo' intendere come una bassa propensione al rischio?
Distinti Saluti

Risposta:
Purtroppo il problema e' che il servizio di negoziazione titoli, una volta che il cliente ha firmato la dichiarazione che non intende dichiarare il proprio profilo di rischio, non comporta l'obbligo della banca di verificare che la negoziazione richiesta dal cliente sia coerente o meno con il proprio profilo di rischio.
Per quanto questo possa sembrarle assurdo (e lo e'), formalmente lei ha dato l'ordine alla banca di acquistare quel titolo e la banca ha semplicemente eseguito il suo ordine.
Nella sostanza, invece, e' la banca che le ha consigliato quel titolo ma questo non conta niente perche' non e' il servizio che lei ha pagato.
Lei ha pagato esclusivamente il servizio di negoziazione titoli.
Che poi il consiglio di comprare il titolo sia venuto dallo sportellista bancario o da un suo amico o parente e' del tutto irrilevante in quanto la banca non le ha fatto pagare un servizio di consulenza circa i migliori titoli da pagare. Quel "consiglio" (che non meriterebbe neppure di essere chiamato tale) non era l'oggetto della prestazione richiesta alla banca.
Lo sportellista e' libero di dire compri le Cirio o compri le Fiat, ma questo lo fa senza nessuna assunzione di responsabilita' dal momento che non e' quel consiglio che paga.
Purtroppo questa e' la situazione,