testata ADUC
Consulenza finanziaria indipendente: in arrivo l'albo dei consulenti
Scarica e stampa il PDF
Editoriale 
13 marzo 2007 0:00
 
La Commissione europea avviera' un'azione legale contro i Paesi membri che non hanno ancora recepito la direttiva Mifid. Secondo Nathalie de Basaldua, funzionario dell'esecutivo comunitario, "La procedura di infrazione sara' avviata automaticamente per il non recepimento". Il commissario per il Mercato interno, Charlie Mc Creevy, scrivera' ai ministri delle Finanze dei Paesi che non hanno rispettato il termine del 31 gennaio per trasporre la normativa Mifid nelle leggi nazionali.
L'Italia dovrebbe rientrare tra questi Paesi poiche', sebbene il nuovo esecutivo abbia fatto di tutto per inserire il recepimento della direttiva nella prima legge comunitaria disponibile, riuscendoci, le direttive attuative non sono ancora state emanate.
La palla adesso e' al ministero di Tommaso Padoa Schioppa il quale sta elaborando gli schemi del decreto legislativo che modifichera' il Testo Unico della Finanza al fine di recepire la direttiva.
Come e' noto, fra le modifiche piu' rilevanti per i risparmiatori, vi e' l'inserimento della consulenza finanziaria fra i servizi d'investimento principali. A seguito del recepimento completo della direttiva, i consulenti finanziari indipendenti che oggi esercitano senza alcuna specifica autorizzazione da parte della Consob dovranno essere autorizzati e soggetti alla vigilanza dell'organismo pubblico di controllo dei mercati finanziari.
In un primo momento, in sede di redazione della Legge Comunitaria 2006, il Governo - in contrasto con la stessa direttiva - voleva riservare l'esercizio della consulenza finanziaria indipendente alle Banche ed alle SPA, impedendo, quindi, la consulenza ai liberi professionisti.
Dopo una dura battaglia in Parlamento, persa dal Governo, la Legge Comunitaria ha previsto la possibilita' di esercitare la consulenza finanziaria anche alle persone fisiche in possesso dei requisiti di professionalita', onorabilita' indipendenza e patrimoniali stabiliti con regolamento adottato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sentite Banca d'Italia e la Consob"
Dalle indiscrezioni che si leggono sui giornali, sembrerebbe che si vada verso l'Albo dei Consulenti Finanziari Indipendenti. L'ennesimo Albo, che invece di tutelare i fruitori dei servizi, tutelera' i consulenti finanziari e dispensera' qualche poltrona ed un po' di soldi.
In Italia gli albi dovrebbero essere aboliti, sostituendoli con libere associazioni di professionisti in competizione fra loro. Associazioni che dovrebbero in primo luogo fare aggiornamento professionale continuo, definire standard qualitativi e certificare le competenze dei propri iscritti. Associazioni su cui dovrebbero vigilare, ovviamente, le autorita' competenti per gli specifici settori.
Purtroppo, la mentalita' degli italiani e' rimasta quella "dei fasci e delle corporazioni" e non appena nasce una nuova professione, la prima cosa a cui si pensa e' quella di creare un bell'albo che faccia da "fortino" per i nuovi professionisti.
Anche i consulenti finanziari indipendenti, purtroppo, non sfuggono a questa logica.
Sembrano tutti felici di essere, finalmente, entrati nella cittadella della finanza con il loro bel timbrino di stato. Finalmente riconosciuti. Non importa se l'esame di stato sara' ridicolo come quello per i promotori finanziari. Non importa se l'albo non servira' (come non serve quello degli avvocati, dei commercialisti, dei geometri, ecc. ecc. ) alla tutela dei risparmiatori.
L'importante e' che serva ai consulenti finanziari. E adesso che il "bollino" e' acquisito, arriva la vera battaglia per chi li deve rappresentare... che tristezza, un altra, piccola, corporazione sta nascendo.
 
 
EDITORIALI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS