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I due nemici dei risparmiatori...
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Editoriale 
7 maggio 2008 0:00
 
 In questo sito poniamo spesso l’attenzione dei risparmiatori sulle varie trappole tese dagli intermediari finanziari. Uno dei due principali nemici, infatti, e’ proprio il sistema finanziario il quale ha interessi divergenti con quelli dei risparmiatori. Gli intermediari finanziari guadagnano sulle commissioni che riescono a percepire dai clienti. All’aumentare dei costi, il rapporto rischio/rendimento netto degli strumenti finanziari diventa sempre piu’ svantaggioso per il cliente. Il primo interesse dei risparmiatori, quindi e’ quello di diminuire il piu’ possibile i costi connessi con l’investimento. 
Un esempio di strumento finanziario inutilmente costoso e’ “Arca Capitale Garantito Giugno 2013” del quale abbiamo parlato in un articolo apposito (http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=218689 ). 

Di questo primo “nemico” parliamo molto spesso su questo sito, ma c’e’ un secondo nemico, ancora piu’ pericoloso (se possibile), specialmente se riesce ad allearsi con il primo. Si tratta degli stessi risparmiatori, o meglio delle loro emozioni. 
Tutte le analisi dei flussi di investimenti/disinvestimento dimostrano che i risparmiatori inesorabilmente vendono quando i mercati finanziari sono sui minimi e comprano quando i mercati finanziari sono sui massimi. 
Molto spesso gli intermediari finanziari fanno leva sulle emozioni di paura ed avidita’ dei risparmiatori per indurli a sottoscrivere strumenti finanziari inefficienti ma che soddisfano l’esigenza di protezione (in fasi di crisi finanziarie) o di speculazione (nelle fasi di mercati euforici). 
Naturalmente i media danno il loro pessimo contributo a questo problema. 
Nelle fasi di crisi dei mercati si accentuano sempre le informazioni negative, talvolta dando spazio a soggetti discutibili che se ne escono con ipotesi del tutto catastrofiche (ne abbiamo parlato nel precedente editoriale) che poi si rivelano totalmente infondate salvo poi comportarsi in maniera esattamente opposta e speculare nelle fasi inverse. 

Solo un mese e mezzo fa, sembrava che la crisi finanziaria fosse destinata a diventare una catastrofe. Nell’editoriale del 12 Marzo 2008 (http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=213483) ho cercato di presentare un punto di vista piu’ equilibrato rispetto al panico che aveva attanagliato il mercato. Dal 17 Marzo (punto di minimo) a ieri, 6 Maggio, l’indice delle azioni europee (DJ Euro Stoxx) ha recuperato il 13%. 
Molti, moltissimi investitori, purtroppo non hanno potuto beneficiare di questo recupero perche’, comesempre accade hanno venduto prima. 
La paura e l’avidita’ sono emozioni del tutto normali, non vanno demonizzati, ma neppure ignorati: dobbiamo semplicemente imparare a gestirli. 
Un comune risparmiatore puo’ tenerne conto con due strategie: 
- stare alla larga dagli investimenti che attivano questi sentimenti 
- investire in strumenti rischiosi solo all’interno di un progetto d’investimento che preveda primaquando uscire e quali tipi di oscillazioni del portafoglio sono ritenute a priori accettabili. 

Secondo la mia esperienza professionale, scrivere un progetto d’investimento aiuta moltissimo a dominare le emozioni nelle fasi piu’ accentuate dei mercati. Verificare che quello che sta accadendo, sebbene venga enfatizzato cosi’ tanto dai media, e’ semplicemente qualcosa che si era gia’ previsto fornisce la necessaria sicurezza per mantenere il progetto d’investimento. 
 
 
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