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Fondi comuni d'investimento: Draghi va fortissimo nella teoria, a quando un po' di pratica?
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Editoriale di Alessandro Pedone
25 luglio 2008 0:00
 
In questi giorni si accavallano le notizie sulla cosi' detta industria del risparmio gestito ed in particolare sui fondi comuni d'investimento. Pochi giorni fa la Banca d'Italia ha pubblico un rapporto dal titolo "Fondi comuni italiani: situazione attuale e possibili linee di intervento" nel quale si fanno delle affermazioni pesantissime (specialmente considerando la fonte istituzionale) sull'industria del risparmio gestito (1).
Nel rapporto sono contenute molte delle cose che andiamo ripetendo da sempre. Si dice a chiare lettere che i fondi comuni italiani sono inutilmente costosi e che uno dei problemi centrali e' la rete distributiva (banche, promotori finanziari, ecc.) la quale mangia inutilmente commissioni. Che in questi anni i gestori non hanno potuto fare alcuna innovazione perche' le banche trattano i fondi comuni come delle mucche da mungere.
Il rapporto identifica anche soluzioni che sono condivisibili! Dopo averlo letto, quasi non ci volevamo credere: la Banca d'Italia, che per anni e' stata baluardo del sistema bancario, mette nero su bianco le cose che da anni sosteniamo:
- indipendenza delle societa' di gestione;
- maggiore trasparenza e confrontabilita' fra i prodotti di risparmio gestito;
- strumenti informatici per la sottoscrizione diretta di tutti i fondi comuni con commissioni di gestione che non prevedano alcuna retrocessione alla rete di distribuzione;
- sviluppo di una versa consulenza indipendente:
- armonizzazione del sistema fiscale.
Che dire? Draghi va fortissimo con la teoria, ma cosa ha fatto in questo (ormai non brevissimo) periodo che ha passato come Governatore della Banca d'Italia? Fino ad oggi abbiamo registrato lodevoli moniti, pregevoli studi e infruttuose riunioni con gli operatori del mercato. Se nella teoria va fortissimo, ci permettiamo di osservare che nella pratica ci sono forse ampi margini di miglioramento...
Anche perche' mentre Draghi fa moniti, commissiona eccellenti rapporti e si riunisce con tutti, il sistema continua a distruggere i risparmi degli italiani.
Puntuale come le tasse, infatti, anche quest'anno l'ufficio studio di Mediobanca ha pubblicato il suo rapporto annuale sui fondi comuni d'investimento (2) e si tratta dell'ennesima conferma di come i fondi comuni distruggano i risparmi degli italiani. Solo negli ultimi sette anni, secondo lo studio di Mediobanca, sono stati distrutti 91 miliardi di risparmi degli italiani: piu' di una finanziaria all'anno!
E' evidente che le cose non possono continuare cosi', per questo ci domandiamo: quand'e' che Draghi si decidera' a passare dalle parole ai fatti?
 
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