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Mese Germanico
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Editoriale di Alessandro Pedone
4 settembre 2013 11:50
 
Intorno all'anno 40 d.c. Caligola, in onore del proprio padre, cambiò il nome del mese di Settembre in Germanico. Dal punto di vista dell'economia e della finanza dell'Euro zona, questo mese di settembre 2013 potrebbe effettivamente essere così importante da essere definito, nuovamente, Germanico.
Il 22 settembre si terranno le elezioni del Bundestag, il parlamento federale della Germania, che nominerà il prossimo cancelliere.
Al momento, l'attuale cancelliera Angela Merkel è in forte vantaggio rispetto allo sfidante socialdemocratico Peer Steinbrück. A livello di coalizioni, però, quella della Merkel (liberali e democristiani) si attesta sopra il 45% ma non supera la maggioranza dei voti.  Quindi dovrebbe allargare la coalizione per governare.
I social-democartici insieme ai verdi ed alla sinistra sarebbe attestata a poco sotto il 45%.
Ci sono poi le incognite relative ai piccoli partiti, in particolare alla novità di queste elezioni che sarebbe il partito “Euroscettico” denominato AFD (Alternativa per la Germania) il quale, stando ai sondaggi più recenti, non dovrebbe superare la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento (mentre qualche settimana fa alcuni sondaggi lo davano già sopra al 5%).

Mancano ancora troppi giorni per poter dare affidabilità ai sondaggi. Gli esiti delle elezioni non sono ancora scritti. Lo sfidante socialdemocratico ha una politica europea che sarebbe decisamente più favorevole ad una Europa che guarda meno al rigore e più allo sviluppo, ma – al momento – ha poche possibilità di ottenere il cancellierato. La Merkel, per contro, dovrebbe essere riconfermata ed ha dimostrato in passato di essere piuttosto imprevedibile e di cambiare posizione abbastanza spesso. Non è detto, quindi, che una riconferma della Merkel per il terzo mandato significhi necessariamente la conferma della politica europea tenuta fino ad oggi.

Non c'è dubbio che la posizione che terrà la Germania post-elezioni sarà determinante per le sorti dell'area Euro. Il nodo principale che si dovrebbe sciogliere è quello della Banca Centrale Europea che ha l'esclusivo mandato della stabilità dei prezzi e non può difendere direttamente i titoli di stato denominati in Euro mentre le altre banche centrali hanno questo potere e hanno non solo l'obiettivo della stabilità dei prezzi, ma anche quello di un'ordinata crescita economica.
A meno di un clamoroso colpo di scena ritengo molto improbabile che questa questione possa mai essere posta all'ordine del giorno con la riconferma della Merkel mentre qualche flebile speranza potrebbe esserci nell'improbabile ipotesi di un cancellierato Steinbrück.
La questione centrale dell'area Euro, purtroppo, molto probabilmente, rimarrà insoluta per ancora molto tempo. Ma gli esiti delle elezioni in Germania potranno essere comunque determinanti anche su questioni meno centrali, ma comunque rilevanti della politica economica europea.

Personalmente guardo con maggiore interesse agli esiti delle elezioni in Germania che non al dibattito politico italiano che da settimane è incentrato sul problema del voto sulla decadenza immediata di Berlusconi e le eventuali ripercussioni sulla stabilità del Governo. Si tratta di discussioni assolutamente inutili su questioni che sono chiaramente già scritte.
E' evidente, infatti, sia che questo Governo è destinato a durare poco (che sia fino a primavera del 2014 o poco oltre cosa cambia?) e sia che Berlusconi è destinato a decadere da senatore. E' noto, infatti, che da qui a pochi giorni la Corte di Appello di Milano dovrà determinare gli anni di interdizione dai pubblici uffici di Berlusconi il quale potrà fare di nuovo appello per guadagnare ancora qualche settimana. In ogni caso, entro l'anno, al massimo, l'interdizione sarà una realtà ed il Senato, legge Severino o meno, non potrà che prendere atto della decadenza del Senatore Berlusconi.
Purtroppo lo spettacolo che, ancora una volta, sta dando la politica italiana è disarmante, speriamo almeno di avere buone notizie nell'ultima parte di questo “mese Germanico” dalle elezioni tedesche.

 
 
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