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MyWay-4You e Consob. Otto domande ancora senza risposte
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Editoriale 
1 giugno 2004 0:00
 
Dopo la conclusione del digiuno di dialogo con cui abbiamo manifestato al presidente della Consob, Lamberto Cardia, la nostra ferma intenzione perche' i procedimenti in corso, da parte della Commissione stessa, fossero conosciuti, abbiamo replicato/ringraziato alla lettera che lo scorso 27 maggio ci era stata inviata. Eccone i passaggi fondamentali:
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Nella Sua nota ci fa presente che "non compete alla Consob, nell'ambito delle attribuzioni previste dall'ordinamento per l'esercizio della vigilanza sugli intermediari, alcun potere di approvazione dei contratti utilizzati dagli intermediari per la presentazione di servizi di investimento o di qualificazione giuridica degli stessi dal punto di vista civilistico". Auspichiamo che alcuno, e certamente non la nostra associazione, abbia formulato tali richieste.
Il D.Lgs 58/98, nell'art. 5 (Finalità e destinatari della vigilanza) ci sembra molto chiaro quando afferma nei commi 1 e 3 che: "1. La vigilanza sulle attività disciplinate dalla presente parte ha per scopo la trasparenza e la correttezza dei comportamenti e la sana e prudente gestione dei soggetti abilitati, avendo riguardo alla tutela degli investitori e alla stabilità, alla competitività e al buon funzionamento del sistema finanziario. 3. La Consob è competente per quanto riguarda la trasparenza e la correttezza dei comportamenti."
La progettazione, finalizzata alla distribuzione dei piani finanziari "MyWay" e "4You" (oltre che degli altri "prodotti finanziari" di Banca 121 come i contratti strutturati sintetici "BTP Tel, BTP Index", ecc.) comporta a nostro avviso, ed in base ad autorevoli pareri raccolti (fra i quali quello del Dr. Fabrizio Tedeschi, già Direttore della Divisione Intermediari di codesta Commissione, che ad ogni buon conto abbiamo pubblicato sul nostro sito Internet all'indirizzo: clicca qui), la manifesta violazione degli obblighi di correttezza, diligenza e trasparenza, indipendentemente dalle procedure adottate per la commercializzazione dei servizi d'investimento derivanti da questi contratti. Ciò che abbiamo inteso chiederLe con la precedente lettera aperta del 4 Maggio 2004 è di pronunciarsi in ordine al comportamento dell'intermediario nella progettazione, commercializzazione ed esecuzione di questi piani finanziari. A mero titolo esemplificativo, in relazione all'art. 21 del D.Lgs 58/98:
1. I piani finanziari MyWay e 4 You possono ritenersi progettati nell'"interesse del cliente"?
2. I piani finanziari MyWay e 4 You possono definirsi "trasparenti"?
3. Può definirsi "corretto" il comportamento dell'intermediario che concede un finanziamento allo scopo di investire la parte preponderante del capitale finanziato ad un tasso fisso inferiore rispetto a quello di finanziamento?
4. La commercializzazione di circa 170.000 piani finanziari "MyWay" e "4You" può essere definita un comportamento riguardoso dell'"integrità del mercato"?
5. Il gruppo Monte dei Paschi di Siena, nella progettazione dei piani finanziari MyWay e 4You ha ridotto "al minimo il rischio di conflitti di interesse" e, in situazione di conflitto di interessi, si può dire che abbia agito "in modo da assicurare comunque ai clienti trasparenza ed equo trattamento"?
6. In relazione alla negoziazione in contropartita diretta dell'obbligazione prevista nel contratto, la stessa è stata venduta ai clienti ad un prezzo oscillante fra il 10 ed il 30% superiore rispetto al suo valore di mercato. Si può parlare, in questo caso di "best exectution"?
7. I piani MyWay, venduti attraverso promotori finanziari, non riportano nel corpo contrattuale la facoltà di cui all'art. 30, comma 6 del D.Lgs 58/98. L'omessa indicazione di questa facoltà nel corpo contrattuale può definirsi un comportamento "diligente"?
8. Puo' definirisi "corretto e diligente" il comportamento dell'intermediario che concede un finanziamento espressamente finalizzato all'investimento in fondi comuni d'investimento e obbligazioni ponendo, contestualmente, un pegno su tali strumenti finanziari rendendoli così indisponibili per 15 o 30 anni?
Migliaia di risparmiatori aspettano risposte dalla Consob in ordine a questo genere di domande. E' urgente, a distanza di oltre un anno dallo scoppio del caso "MPS/Banca 121" che la Commissione che Lei presiede si esprima in maniera chiara affinché questo possa concretamente contribuire a ripristinare la fiducia nel sistema finanziario e nelle autorità di controllo dello stesso. Torniamo a richiederLe che nella Sua relazione annuale del prossimo 7 Giugno si esprima su questi punti.
 
 
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