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MyWay, 4You e Visione Europa: i piani finanziari "bidone" del gruppo MPS sono l'emblema del risparmio tradito
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Editoriale 
28 febbraio 2007 0:00
 
Sono passati ormai oltre tre anni dallo scoppio dello scandalo dei piani finanziari "bidone" distribuiti dal gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena, i famigerati "MyWay" e "4You" insieme al meno noto "Visione Europa".
Il clamore, ormai, si e' placato e restano sul tavolo i fatti nudi e crudi.
Ed i fatti, purtroppo, dimostrano che in Italia -nonostante una legislazione, sulla carta, molto favorevole agli investitori- un gruppo bancario potente come il Monte dei Paschi di Siena puo' permettersi di realizzare e commercializzare dei piani finanziari congegnati in modo da recare un danno economico certo per i clienti ed un guadagno spropositato per la banca, facendola sostanzialmente franca.
La legislazione italiana, in materia di investimenti finanziari, e' molto avanzata.
In linea generale, gli intermediari finanziari devono (sarebbe meglio dire "dovrebbero") operare al fine di "contenere i costi a carico degli investitori ed ottenere da ogni servizio d'investimento il miglior risultato possibile" (art. 26 Reg. Consob 11522/98)
In situazioni di conflitto d'interessi, non solo le banche devono indicarlo in maniera graficamente evidenziata, ma devono anche assicurare comunque trasparenza ed equo trattamento (art. 21, c. 1 let c) del D.Lgs 58/98). In altre parole, non possono -anche se hanno esplicitato il conflitto d'interessi- far prevalere il proprio interesse a quello del cliente.
Inoltre, le banche sono obbligate a fornire ai clienti informazioni "adeguate sulla natura, sui rischi e sulle implicazioni della specifica operazione o del servizio, la cui conoscenza sia necessaria per effettuare consapevoli scelte di investimento o disinvestimento".
Non solo, ma sono perfino obbligate ad acquisire informazioni specifiche sul profilo di rischio del cliente (esperienza finanziaria, obiettivi finanziari, propensione al rischio, ecc.) ed a verificare che l'operazione finanziaria richiesta sia adeguata con il profilo di rischio del cliente. Nel caso in cui non sia adeguata, la banca deve rifiutarsi di compiere l'operazione a meno che il cliente non firmi una clausola che autorizzi a compiere l'operazione anche se la banca ha informato circa l'inadeguatezza della stessa specificando perche' la considera inadeguata.
Si tratta, come si puo' vedere, di principi molto stringenti per le banche.
Se solo fossero stati applicati, i circa 200.000 clienti del gruppo Monte dei Paschi di Siena che sono stati coinvolti in questi piani finanziari bidone non avrebbero perso cosi' tanti soldi.

Il problema e' che in Italia, molto spesso, non mancano le norme ben fatte quanto la loro corretta applicazione da parte di chi dovrebbe vigilare e/o di chi dovrebbe sanzionare i comportamenti scorretti.
Il caso dei piani MyWay, 4You e Visione Europa sono emblematici sotto molti punti di vista.
Nonostante il fatto che, dopo oltre tre anni di battaglie legali svolte in ogni sede, sia ormai chiarissimo che questi prodotti finanziari violino una pluralita' di norme di settore.
 
 
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