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Nuovo regolamento emittenti e Bankitalia sui fondi comuni
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Editoriale 
19 aprile 2005 0:00
 
Le c.d. autorità di vigilanza hanno emesso i nuovi regolamenti che riguardano, fra l'altro, un prodotto largamente diffuso fra gli investitori non professionali come i fondi comuni d'investimento.
Ricordiamo che la Consob ha competenza per quanto concerne la trasparenza (quindi la pubblicazione del prospetto informativo) mentre la Banca d'Italia ha competenza per quanto attiene il regolamento dei fondi comuni (quindi l'aspetto sostanziale).
Le due autorita' si sono comportate in maniera molto diversa per quanto attiene la procedura che ha portato alla modifiche dei due provvedimenti riguardanti la pubblicazione dei prospetti informativi e dei regolamenti dei fondi comuni d'investimento.
La Consob ha avviato una procedura molto trasparente. Ha pubblicato sul proprio sito Internet le proposte di modifica invitando chiunque fosse interessato a fare le proprie osservazioni.
Poi ha pubblicato le proprie osservazioni in merito a quelle ricevute, comunicando quali intendesse accoglie/rifiutare e perche'.
La Banca d'Italia, invece, ha fatto tutto in gran segreto. Inviando le proposte di modifica solo alle associazioni dei gestori pregandole di mantenere il riserbo.
I risultati si sono visti.
Mentre il Regolamento Consob rappresenta certamente un passo avanti (anche se alcuni nodi centrali non sono stati risolti), il provvedimento di Banca d'Italia presenta i soliti aspetti grotteschi. In primo luogo i tempi di attuazione sono biblici ma la cosa piu' triste e' che le proteste delle societa' di gestione del risparmio in seguito alla prima bozza del provvedimento (che comunque era trapelata tra le maglie della richiesta "riservatezza"), hanno trovato in Banca d'Italia orecchie attentissime, a scapito dei risparmiatori.
E' ormai chiaro a tutti che questa cosi' detta "autorita'" di vigilanza, in realta' vigila per preservare gli affari che le Banche fanno sulla pelle dei propri clienti e non certo sulla tutela del risparmio. Non che la Consob sia molto meglio, ma almeno le forme, in questo caso, sono state fatte salve.
 
 
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