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Se 100 euro per un corso di finanza sono troppi.
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Editoriale 
18 ottobre 2005 0:00
 
Abbiamo ricevuto la seguente, simpatica, lettera che vogliamo condividere con tutti i lettori:

All'inizio di settembre ho visto, in una citta' del circondario milanese, una locandina dei corsi per adulti organizzati dalla citta'; tra questi uno intitolato "autodifesa finanziaria": durata 22 ore tra ottobre e dicembre, costo 100 euro; io mi sono iscritto, ma ahime', il corso e' andato deserto e non ha raggiunto la quota minima di 12 partecipanti; il personale del Comune mi ha detto che e' la seconda volta che capita e che probabilmente il Comune non lo riproporra' piu' a Gennaio. Non posso dire se fosse un buon corso o meno, ma quando all'atto dell'iscrizione ho chiesto quali erano gli argomenti del corso si sarebbe trattato di "polizze, fondi, bond: come conoscerli ed evitarli".
La domanda che mi faccio e che vi faccio e' la seguente: possibile che in una citta' di 50.000 abitanti (100mila abitanti con i comuni intorno) non ci siano 12 cittadini che vogliano saperne di piu' su cosa farsene dei propri risparmi?
Certo 100 euro possono sembrare tanti, ma se uno, per esempio, ha messo 10.000 euro in un fondo "consigliato" dalla propria banca che ha un costo di gestione annuo dell'1%, fa proprio 100 euro all'anno.. possibile che non ci siano 12 cittadini che vogliano saperne di piu', anche magari soltanto su quel fondo specifico, e cercare di capire se esiste un modo migliore per non dare alla banca quei 100 euro all'anno?
Io nel frattempo continuo a leggervi e vi ringrazio per il servizio che fornite; dato che il Corso e' saltato, l'unica fonte di informazione utile siete voi e siccome vorrei che continuaste ad esistere, vi ho bonificato 99 euro."

Oltre ai sentiti ringraziamenti al lettore per il contributo volontario, lo ringraziamo anche perche' ci permette di tornare su un argomento a noi molto caro.
I lettori di Aduc-Investire Informati, di solito, sono persone "speciali" nel senso che hanno gia' fatto un notevole salto culturale decidendo, in qualche modo, di sentire una voce indipendente in tema di investimenti finanziari. Le persone che decidono di curare il piu' possibile in prima persona i propri interessi finanziari sono, purtroppo, una sparuta minoranza.
Il corso al quale si riferisce il lettore vale molto di piu' dei 100 euro al quale e' offerto. Conosco personalmente il docente che ha organizzato il corso e so che e' una persona molta valida.
E' probabile che il corso sia saltato anche perche' il Comune in questione non ha fatto un minimo di pubblicita' del corso (e tanto meno poteva farla chi l'ha progettato, visto i costi bassissimi).
Il punto non e' questo. Il punto e' che la maggioranza delle persone in realta' non vuole capire come funzionano le cose, ma vuole solo qualcuno che gli risolva il problema.
Qualche tempo fa lanciammo l'idea di un corso di formazione anche dalle pagine di questo sito Internet. La risposta fu, francamente, deludente sebbene rivolta ad un pubblico potenzialmente gia' predisposto a questo genere di cose.
Mi risulta che altri "corsi di autodifesa finanziaria" nell'interland di Milano siano andati relativamente bene.
Resta comunque il dato di fondo. La maggioranza dei risparmiatori italiani vorrebbe non pensare ai propri investimenti. Vorrebbe continuare ad avere le cedole che c'erano un tempo sui titoli di Stato.
Gli episodi di "risparmio tradito" avvenuti tra il 2001 ed il 2003 hanno un po' aperto gli occhi, ma solo ad una fetta di popolazione particolarmente attenta.
La maggioranza degli altri risparmiatori continuera' ad essere una docile pecora pronta per essere tosata dalla cosi' detta industria del risparmio gestito.
 
 
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