testata ADUC
Se anche questa volta Fazio la scampa, saremo destinati a morire sotto il "Fazismo".
Scarica e stampa il PDF
Editoriale di Alessandro Pedone
26 luglio 2005 0:00
 
Cio' che e' stato pubblicato oggi da "il Giornale" circa le intercettazioni telefoniche fatte dalla Guardia di Finanzia relative a Gianpiero Fiorani (GF) -deus ex machina della ex- Popolare di Lodi, ora Popolare Italiana- e Antonio Fazio (AF), Governatore della Banca d'Italia e' di una gravita' inaudita. Riportiamo alcuni passi, per chi non li avesse letti.

AF: Ti ho svegliato?
GF: No, no....
AF: Vabbene, ho appena messo la firma.
GF: Tonino, io sono commosso, io ti ringrazio... ti ringrazio... ho la pelle d'oca... io guarda Tonino ti darei un bacio sulla fronte ma non posso farlo... so quanto hai sofferto, ho sofferto anch'io con la struttura, con i miei legali e prenderei l'aereo e verrei da te in questo momento se potessi.

Qualche giorno prima, il 5 luglio, -scrive sempre "il Giornale"- quando Abn Amro chiede alla Consob di prorogare i tempi per l'offerta su Antonveneta, Fazio e Fiorani si risentono:
AF: Allora se tu vieni da me verso le 15, le 15.30, stiamo insieme un'ora, un'ora e mezza che... diciamo... perche' voglio verificare un insieme di cose.
GF: Si', si'... va bene...
AF: Allora... l'unica cosa passa come al solito... dal dietro... dietro di la'
GF: Si' va bene...(...) senno' sono problemi
(Chi volesse leggere l'articolo lo puo' trovare on-line a questo indirizzo: clicca qui

A prescindere da eventuali reati commessi dal Governatore che la magistratura potra' accertare, il comportamento di Fazio che si evince da queste intercettazioni e' senza ombra di dubbio inaccettabile e incompatibile con il suo ruolo istituzionale.
Un "arbitro" come dovrebbe essere il governatore della Banca d'Italia non puo' in nessun caso invitare ad un colloquio riservato uno dei soggetti vigilati. Non puo', in nessun caso, telefonare (nel pieno della notte o meno) per anticipare l'apposizione di proprie firme in documenti afferenti il soggetto vigilato.
Il quadro dell'attuale Governatore della Banca d'Italia che esce dalle intercettazioni telefoniche e' inequivocabilmente quello di una persona schierata che, calpestando la sua funzione di super-partes, realizza i propri progetti privilegiando i propri amici.
Cio' e' inaccettabile.
La reputazione internazionale dell'Italia, a causa di questa vicenda, ha subito colpi durissimi.
Il Financial Times questa mattina scriveva che "il signor Fazio e il protezionismo italiano possono aver vinto questa battaglia, ma perderanno la guerra".
Questa vicenda e' solo l'ultima di una serie di comportamenti del Governatore che hanno dimostrato il suo disprezzo per la trasparenza e le regole dei mercati finanziari.
Il Governatore, ormai da anni, intende il suo ruolo come una sorta di "Re Sole" del mondo finanziario italiano. In molti hanno provato a scontrarsi con lui, ma, fino ad oggi, Fazio e' sempre rimasto in sella.
Memorabile e' rimasto il suo "Pera, chi?" riferito alla seconda carica dello Stato Italiano che sintetizzava il suo delirio di onnipotenza, cosi' come gli scontri con l'allora ministro dell'Economia Giulio Tremonti che costarono il posto a quest'ultimo.

Speriamo che questa scoop giornalistico conduca, finalmente, ad un sussulto di decenza del mondo politico che induca il Governatore, una volta per tutte, a togliere il disturbo.
Le prime reazioni non lasciano ben sperare.
I politici sembrano essere molto cauti, alcuni si dicono "sconcertati e sperano che le dichiarazioni vengano smentite" mentre dalla Banca d'Italia si registra il solito comunicato con il quale si ribadisce la correttezza dell'operato dell'Istituto e si respingono "strumentalizzazioni sulla diffusione di notizie che non incidono sulla legittimita' e sul merito dei provvedimenti assunti".
Se anche questa volta il Governatore restera' in sella avremo la certezza che moriremo tutti nel "Fazismo".
 
 
EDITORIALI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS