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MyWay-4You: "tutto risolto", ma e' solo la strategia mediatica del Monte dei Paschi di Siena.
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Editoriale 
13 luglio 2004 0:00
 
Negli ultimi 15 giorni la strategia mediatica del gruppo Monte dei Paschi di Siena e' stata chiarissima e molto ben orchestrata. Ha tentato di lanciare un segnale preciso: "Signori e signore, il caso MyWay-4You e' chiuso. Tutto risolto"
In primo luogo, sostiene la banca, "i tribunali che si sono espressi ci hanno data ragione" e secondariamente "i tavoli di conciliazione sono terminati con piena soddisfazione delle associazioni e dei ricorrenti".
Due argomenti palesemente non rispondenti al vero per chi ha vissuto le cose in prima persona (primi fra tutti i risparmiatori informati che hanno questi prodotti) ma che producono nei giornalisti e nei lettori che non sono adeguatamente informati la sensazione che "ancora una volta ha vinto il piu' forte".
Un giornalista preparato come Marco Liera, nelle pagine domenicali del Sole 24 ore si e' spinto a commentare amaramente: "MyWay e 4You probabilmente non sono illegittimi, come hanno gia' scritto alcuni giudici -non ancora entrati nel merito- e come ha detto il Governatore Antonio Fazio. Il quale pero' ha aggiunto che "hanno violato l'etica". E anche il Tribunale di Brindisi, pur scrivendo che le operazioni sono formalmente corrette, ha invitato il Monte dei Paschi ad adoperarsi per "salvaguardare sul piano sostanziale e non solo formale" gli interessi economici dei clienti. Siamo quindi di fronte ad autorevoli ammissioni che alcune norme che regolano il risparmio degli italiani sono disgiunte dall'etica. Che per il legislatore non e' una mancanza di poco conto".
Se un giornalista come Liera da' per scontato che i prodotti "non sono illegittimi" significa che la strategia di falsificazione delle informazioni del Monte dei Paschi di Siena ha colpito nel segno. In sostanza, Liera, sviluppa una argomentazione molto intelligente, come suo solito: se questi prodotti non violano le regole, significa che nelle regole c'e' qualcosa che non va.
Non si puo' che non condividere il ragionamento, ma -fortunatamente- il prodotto viola le regole!
Nessun giudice, ad oggi, si e' espresso nel merito del contratto, come lo stesso Liera scrive, ma il Monte dei Paschi, molto abilmente, spaccia dei pronunciamenti su procedimenti d'urgenza ex art. 700 c.p.c come se fossero pronunce di merito proprio al fine di far credere ai clienti che vogliono ottenere giustizia che non ce la faranno; che "il piu' forte ha sempre ragione, anche in tribunale".
Per quanto concerne i tavoli di conciliazione, preferiamo stendere un velo pietoso. I sottoscrittori di questi piani sanno perfettamente come stanno le cose, per gli altri puo' essere interessante leggere lo scambio di corrispondenza avuto con un rappresentante di Federconsumatori, che ha partecipato a questi tavoli, a questo indirizzo: clicca qui

Riuscira' il Monte dei Paschi di Siena a far passare la sua tesi?
Noi siamo convinti che il caso ha fortunatamente raggiunto una massa critica di investitori informati troppo alta perche' finisca tutto a "tarallucci e vino". Le Procure della Repubblica impegnate sono molte ed alcune particolarmente attive e preparate. Le indagini della procura di Trani hanno raccolto una massa impressionante di documentazione (circa 15 mila pagine).
Ci sono le lettere di contestazione delle autorita' di controllo, che noi continueremo a stimolare e sollecitare affinche' sappiamo che l'attenzione sul problema non calera' come vorrebbe la Banca, contestazioni che dovrebbero sfociare entro 180 giorni in vere e proprie sanzioni. Infine, ci saranno le prime pronunce dei giudici civili probabilmente nella prima meta' del 2005.
I 12 mesi che ci aspettano saranno probabilmente quelli determinanti per tutta questa vicenda.
Noi siamo molto piu' fiduciosi oggi del buon esito dell'iniziativa che non cinque o sei mesi fa.
L'unico vero rammarico che abbiamo e' legato agli incredibili tempi, non solo della giustizia italiana, ma soprattutto delle autorita' di controllo, Consob, in primis.
 
 
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